Giorgio ha conosciuto Michelangelo Pistoletto e altri artisti del movimento dell’Arte Povera – contributo di Antonietta Grieco

Lunedì scorso -25 giugno- mi è capitato di vedere sulla pagina di un’amica un video dedicato a Pistoletto in occasione del suo 89° compleanno, contenente un’intervista intitolata “Il tempo di Michelangelo Pistoletto”.
Il video mi è piaciuto molto e l’ho condiviso su Facebook, mentre lo guardavo mi sono tornate in mente due cose:

La prima che io come insegnante sono stata in gita a Biella alla Città dell’Arte, una gita meravigliosa, con una delle mie ultime classi, organizzata in collaborazione con Anna Pironti e Paola Zanini del Dipartimento di Educazione del Castello di Rivoli.

La seconda che Giorgio mi ha raccontato varie volte di aver conosciuto negli anni ’70, quando viveva a Torino in via Villa della Regina, Pistoletto e molti artisti del gruppo dell’Arte Povera frequentando le serate a casa di Mario e Marisa Merz.

Ai tempi io non conoscevo ancora Giorgio, ma successivamente, mentre si abitava ancora nella stessa casa, un pomeriggio ho visto Mario Merz entrare nella libreria Oolp, mentre ero lì a sfogliare splendidi libri d’arte prima di fare acquisti.
È stato Giorgio a farmi conoscere gli artisti e le opere del gruppo dell’Arte Povera, ricordo ancora che l’opera di Pistoletto che più mi colpì fu “La Venere degli stracci” vista al Castello di Rivoli (immagine iniziale).
A Rivoli con Giorgio nel corso degli anni ci sono stata tante volte, sia a vedere le installazioni permanenti che le mostre specifiche. E proprio al Castello sono molti gli altri artisti dell’Arte Povera dei quali ho visto le opere: Kounellis, Penone, Boetti, Burri, Zorio, Fabro, Paolini, Gilardi e Piacentino. Molti sono i cataloghi che ho a casa e che a volte sfoglio con piacere.

Chi come me ha conosciuto e frequentato Giorgio sa che era un amante dell’arte, che lui aveva sempre una gita da proporre per andare a vedere mostre d’arte, chiese, abbazie, castelli, città o piccoli paesi.
Giornate indimenticabili che hanno lasciato in me e penso anche in voi la voglia, il desiderio e la curiosità di andare alla ricerca del bello e dell’arte! Con Giorgio non bisognava mai arrendersi, un’opera valeva sempre un viaggio, anche se c’erano delle difficoltà lui trovava il modo di risolverle e si tornava a casa soddisfatti e felici!

Ecco il video “Il tempo di Michelangelo Pistoletto”

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